venerdì 30 dicembre 2011

Mousse al cioccolato con ciliegie disidratate

E per festeggiare la fine dell'anno, ecco una mousse densa e goduriosa!
È una mousse modificata, un po’ più leggera dell’originale perché non ho messo i tuorli d’uovo. Risparmiare sulle calorie proprio a capodanno? Be’ non era mia intenzione ma visto che alla fine del cenone raramente rimane lo spazio per il dolce (che spesso è ancora il solito panettone), ho voluto fare qualcosa che potesse essere mangiato e goduto senza ricevere il “colpo di grazia”. 
Consistenza e sapore sono divinamente morbidi e cioccolatosi! 
Buon Anno a tutti!!!

Ingredienti:
(per 2 persone)

130 g di cioccolato fondente
2 cucchiai di ciliegie disidratate
70 ml di panna
1 cucchiaino di zucchero
1 albume
1/2 foglio di colla di pesce
2 cucchiaini di rum

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e mettete a bagno, in acqua fredda, la gelatina. Nel frattempo montate la panna con lo zucchero (facoltativo se amate il sapore del cioccolato amaro) e l'albume a neve fermissima. Scolate dall'acqua la gelatina e scioglietela in un pentolino, a fiamma bassa, con il rum. Quando il cioccolato sarà tiepido, unite la panna, il rum con la gelatina e l'albume, mescolando delicatamente per non smontarli. Versate il composto in due coppette, o in 2 rings da 6 cm circa di diametro su due piattini, e mettete in frigo per almeno un paio di ore. Prima di servire, tritate la metà delle ciliegie disidratate e cospargetele sulla mousse. Usate le altre intere per decorare. Servite subito.

note:
- potete usare qualsiasi altra frutta disidratata. Ottimi sostituti sono i frutti di bosco, non solo per il colore ma anche per il sapore leggermente acidulo, che mantiene il piacevole contrasto di sapori.

martedì 27 dicembre 2011

Dark chocolate digestives

Rieccomi dopo la pausa natalizia, con un attacco di cioccolatomania pazzesco, forse per consolarmi per aver avuto la febbre proprio il giorno di Natale. E allora mi serve una coccola particolare ma niente panettoni o torroni. Guardo nella dispensa e vedo una confezione di biscotti ai fiocchi d’avena. Ricordo quando li mangiavo a Londra: digestives ai fiocchi d’avena con il cioccolato fondente. Li mangiavo sempre quando avevo bisogno di tirarmi un po’ su. Adoro il connubio che si crea tra il biscotto e il cioccolato fondente e il contrasto con quel pizzico di salato tipico dei digestives.
Qui finalmente si trovano al supermercato, ma non ho ancora trovato quelli al cioccolato fondente… e quindi me li faccio da sola… la forza della gola!

Ingredienti:

biscotti tipo digestive all'avena
20 g di cioccolato fondente per ogni biscotto 

Spezzettate o tritate il cioccolato, mettetelo in una ciotola di acciaio o pyrex e fatelo sciogliere a bagnomaria. Quando è morbido e fluido, spalmatelo su un lato dei biscotti o, se ne avete una buona quantità, bagnate direttamente i biscotti nel cioccolato. Poneteli su un vassoio con la parte al cioccolato verso l’alto e metteteli in frigo. Quando il cioccolato sarà freddo e compatto (almeno 20 minuti) saranno pronti.

mercoledì 14 dicembre 2011

Mini pies di ricotta pere e cioccolato

Ecco un’altra ricetta scaturita dalla necessità di consumare qualcosa che era in frigorifero da un po’. Mi sono accorta che c’erano un paio di pere, ancora buone ma ormai troppo mature.
Quindi, giro di ricognizione per capire cos’altro c’era che poteva essere utilizzato insieme alle pere ed è saltato fuori un rotolo di pasta sfoglia e un po’ di ricotta, il cioccolato non manca mai… insomma ecco come sono nati questi piccoli dolci.

Ingredienti:
per 4 mini pies

2 pere piccole e mature
1 foglio di pasta sfoglia
20 g di gocce di cioccolato fondente
150 g di ricotta
50 g di zucchero
1 uovo
1 pizzico di cannella
burro per ungere 4 stampini da 8 cm di diametro

In una ciotola lavorate 40 g di zucchero e la ricotta con una forchetta. Dividete l’albume dal tuorlo e unite quest’ultimo alla ricotta, mescolando bene il composto. Sbucciate le pere, tagliatele a cubetti e disponenetele in un'altra ciotola. Cospargetele col rimanente zucchero, un pizzico di cannella e mescolate. Stendete la pasta sfoglia e tagliate quattro dischi della misura degli stampini e quattro dischi più larghi di circa tre centimetri. Disponete i dischi grandi all’interno degli stampini imburrati, mettete dentro i cubetti di pera, sgocciolati dall’eventuale succo e le gocce di cioccolato (se non avete le gocce, frantumate del nomale cioccolato). 
Riempite con il composto di ricotta fino a 1 cm dal bordo. Coprite con i dischi piccoli e fate aderire i bordi pigiando con i rebbi di una forchetta. Bucherellate la superficie, cospargete con poco zucchero e infornate, in forno già caldo, a 160°C per 25-30 minuti. Servite quando completamente freddi.

Con questo post partecipo al giveaway di Stefania!

domenica 11 dicembre 2011

Bocconcini di pollo croccanti al forno

Dopo aver provato i bocconcini di pollo croccanti fritti dorati, Tina, la mia amica delle polpette di melanzane, mi ha chiesto se i bocconcini si potevano fare al forno, se sarebbero venuti gustosi come quelli fritti ma più salutari. Insomma se potevo tirar fuori una versione per alleggerire la ricetta e il senso di colpa per la dieta. Detto, fatto! Mi è sembrata un'ottima sfida e ho voluto provare subito... in fondo sono talmente semplici e veloci da preparare che non ho avuto problemi a farli e riproporli. Oltre a rifare la ricetta esattamente come l'originale, ho provato anche alcune varianti: con i semi di sesamo e con le erbe aromatiche miste. Il risultato è stato ottimo!

Ingredienti:
(per 5-6 persone)

500 g di petti di pollo interi
8 cucchiai di corn flakes
6 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di farina
2 cucchiai di grana grattugiato
2 uova
1 cucchiaio di semi di sesamo
1 cucchiaio di erbe aromatiche miste secche
olio extravergine di oliva
sale

La preparazione è la stessa dei bocconcini prima versione (vedi qui) ma tagliateli un po' più allungati, tipo "bastoncini" e, invece che friggerli, disponeteli su una placca da forno foderata con un foglio di carta da forno. Per le varianti, dopo il passaggio nel pangrattato e cornflakes, passateli, pigiando bene, nei semi di sesamo o nelle erbe miste.
Ungete i bocconcini con pochissimo olio (facoltativo) e cuoceteli in forno già caldo per 25 minuti a 175°C. Serviteli caldi.

domenica 27 novembre 2011

Tiramisù


E ora che scrivo? Quanto ci sarebbe da dire sul tiramisù! Origini, diffusione, grande bontà… non penso di riuscire a trovare parole originali, quindi lascio la descrizione a wikipedia e vi racconto come lo faccio io, la ricetta classica, quella di famiglia.

Ingredienti:
(per 5-6 persone)

3 uova freschissime
3 cucchiai di zucchero
250 g di mascarpone
200 g di biscotti savoiardi
200 ml di caffè non zuccherato
1 cucchiaio di vino Marsala
2 cucchiai di cacao amaro
1 pizzico di sale

Preparate il caffè e fatelo raffreddare (una moka da quattro tazze dovrebbe essere sufficiente). Sgusciate le uova separando i tuorli dagli albumi in due ampie ciotole. Nella ciotola con i tuorli, versate lo zucchero e con le fruste elettriche montateli fino a che saranno chiari e spumosi. Aggiungete il mascarpone e continuate a mescolare a bassa velocità fino a che sia tutto incorporato e ben amalgamato. Passate alla ciotola con gli albumi: aggiungete un pizzico di sale e, con le fruste elettriche ben pulite, montateli a neve ferma. Unite, ora, i due composti incorporando gli albumi a neve, con un cucchiaio di legno o una spatola in silicone, ai tuorli, mescolando dal basso verso l’alto delicatamente. Mettete il caffè in un piatto fondo e aggiungete il Marsala. Inzuppate leggermente i savoiardi da entrambi i lati nel caffè, disponeteli sul fondo di un contenitore da tiramisù o una pirofila rettangolare e versate sopra metà della crema ottenuta. Ripetete lo strato di biscotti inzuppati nel caffè e coprite con la crema rimanente. Livellate bene e ponete il dolce in frigorifero per almeno un paio d’ore. Poco prima di servire, mettete il cacao in un setaccio o in un colino a maglie fitte e spolverate la superficie del dolce. Servite subito.

mercoledì 23 novembre 2011

Buddy Cake Boss


Sono a New York e non posso non andare a visitare il Boss delle torte, in New Jersey.
Bene! Ora contenta della foto di rito, scattata da una gentile signora davanti al negozio, penso di mettermi diligentemente in fila e aspettare il mio turno. Ma che carina la signora della foto, cerca di parlare con me, magari per ingannare il tempo, indicando non so cosa: "queue at the corner!". Cosa? Per mettersi in coda e poi essere chiamati da Joe (quella specie di gigante davanti la porta) bisogna andare all'angolo dell'isolato? Ok, grazie, vado! Ma all'angolo non c'è nessuno. Torno dalla gentile signora e chiedo ulteriori info. "Cross the street!" e continua a indicare l'angolo. Uff vabbe' riprovo, magari mi è sfuggito qualcosa. Eh sì che mi era sfuggito un piccolissimo dettaglio: la fila era talmente lunga che per non bloccare il traffico l'avevano divisa e continuava all'angolo dell'isolato successivo :(
Purtroppo è sabato e centinaia di persone si sono messe in fila dalla mattina presto per poter portare un bel dolcetto a casa per il week end. Ma per fortuna sono ormai le due e mezza del pomeriggio, molte se ne sono andate. Alla fine ho fatto solo quindici minuti di fila (fuori). Quindi col mio bel numeretto preso all'angolo, entro nella famosa pasticceria!
Servono il 47. Io ho il 59. Non male, penso... e ho pensato male: un'ora e dieci di fila all'interno :(
Comunque passa in fretta, facendomi spazio tra le persone per arrivare a scorgere ciò che c'era in esposizione e pensando a cosa assaggiare. I banchi sono svuotati ma escono torte in continuazione dal laboratorio.
 
Arriva finalmente il mio turno, e chiedo: red velvet cupcake con butter cream e con cream cheese, per assaggiare le specialità, sfogliatelle e monoporzioni di pastiera napoletana per paragonarle alle originali italiane (non ho mangiato tutto da sola chiaramente).


Dopo averli assaggiati penso: per fortuna è sabato! Mi spiego meglio. Si tratta dell'ultimo giorno di permanenza quindi ho avuto modo di assaggiare altri dolci buoni e altri pasticci (perché certo non si possono chiamare pasticcini dei cupcake di circa mezzo chilo con spiccato sapore di patatine fritte... non voglio pensare al grasso usato). Con le materie prime che si trovano da quelle parti, posso affermare che Buddy è un mago della pasticceria! Tutto buonissimo e freschissimo! Anche se per noi Italiani questo tipo di dolci sono un po' pesantucci (la butter cream è puro burro e zucchero in quantità sui cupcakes... per citarne uno).

domenica 13 novembre 2011

Riso al latte

Eccomi con un post dolcissimo! L’ho appena mangiato per colazione e mi sto ancora leccando i baffi slurp! Avevo preparato questo dessert a casa della mia amica Angelica ed è proprio lei che mi ha chiesto di pubblicarlo. Si trattava di una cena turca e sütlaç (tradotto: budino di riso al latte) era il dolcetto finale. Ho imparato a fare il riso al latte durante uno dei miei viaggi a Istanbul. È una delle versioni più semplici e credo tra le più autentiche: non prevede l’uso di acqua per la cottura del riso né addensanti tipo fecola o amidi (procedura che troviamo spesso in grecia). L’ho sempre fatta a occhio quindi per essere sicura delle giuste misure, l’ho rifatta 3 volte, per la gioia di chi si è trovato a fare da cavia (da cui aspetto i commenti). Quella che vedete nella foto è la seconda versione ma mi sono accorta che, con il cacao (aggiunto arbitrariamente) e la cannella più il tempo per fare le foto, si era asciugato un po’. Quindi l’ho rifatta per essere sicura che risultasse come volevo (in cucina sono un po’ pignola :P)

Ingredienti:
(per 4 persone)

70 g di riso
600 ml di latte
70 g di zucchero
1/2 baccello di vaniglia o 1 pizzico di vanillina
1 pizzico di sale
cannella

In un tegame versate il latte e unite il riso, lo zucchero, il mezzo baccello di vaniglia (o la vanillina) e il pizzico di sale. Ponete a fiamma media e portate il latte a ebollizione. Mescolate spesso perché il riso tende ad attaccare al fondo e controllate che il calore non sia eccessivo: il latte deve sobollire leggermente. Cuocete fino a completa cottura del riso. Il tutto dovrà risultare come una minestra piuttosto brodosa (raffreddando addenserà) e il riso non al dente ma morbido.  Io ho usato un riso fino ribe e l’ho cotto per 40 minuti. Altri tipi di riso possono avere tempi di cottura diversi, comunque consiglio di usare un riso dai chicchi piccoli. Tolto dal fuoco, continuate a mescolare per altri 10 minuti. Versate in coppette o bicchieri e lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente poi in frigo per almeno 2 ore.
Servite spolverato di cannella.

note
- una mia personale variazione alla ricetta originale è l’aggiunta di cacao insieme alla cannella (come nella foto). Provatela e ditemi se non è speciale.
- chi non tollera il latte può usare il latte di soia. Potrebbe risultare leggermente più denso (dipende dal tipo di latte di soia). In caso aggiungetene un pochino durante la cottura.

lunedì 7 novembre 2011

Bocconcini di pollo croccanti

Oggi ho provato a fare qualcosa che mi stuzzica da un po’ di tempo. Sono ormai diversi giorni che si vede la pubblicità di bocconcini di pollo, belli croccanti, da gustare con gli amici, guardando un film. Adoro il finger food ma non mi piacciono i surgelati (soprattutto i preparati di pollo). Così ho deciso di farli in casa. La panatura classica però non risulta molto croccante quindi ho provato a modificarla. I corn flakes classici si prestano benissimo a questo scopo. Li ho sbriciolati e li ho uniti al pangrattato. Il risultato è stata una panatura croccante, saporita e non troppo spessa. Tempo impiegato oltre quello che avrei speso per i surgelati? Solo quello per tagliare i petti di pollo e panarli, cioè 5 minuti.

Ingredienti:
(per 5-6 persone)

500 g di petti di pollo interi
8 cucchiai di corn flakes
6 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di farina
2 cucchiai di grana grattugiato
2 uova
olio per friggere
sale

Tagliate a bocconcini i petti di pollo e salateli leggermente. Mettete i corn flakes al centro di un canovaccio, chiudetelo come una caramella e, pigiando con il palmo della mano, riduceteli in briciole. Sistemate in tre piatti: la farina, il pangrattato insieme ai corn flakes sbriciolati e il grana, le uova sbattute con un pizzico di sale. In un tegame versate l’olio in modo che i bocconcini possano essere immersi completamente.
Passate i bocconcini di pollo prima nella farina poi nell’uovo e infine nel pangrattato. Quando l’olio è caldo immergete i bocconcini e friggeteli finché saranno ben dorati.
Scolateli su carta assorbente e serviteli caldi.
Accompagnate con intingoli come: maionese, salsa rosa, intingolo al pomodoro, ecc…

Note:
- volendo si possono aggiungere spezie o aromi alla panatura per rendere i bocconcini più saporiti
- sono ottimi anche al forno (clicca qui)

domenica 30 ottobre 2011

Torta al cioccolato

Questa torta l’ho fatta un po’ di tempo fa, esattamente capodanno scorso. Cercavo una torta non al cacao ma al cioccolato, da farcire col cioccolato e ricoprire con cioccolato… insomma una roba ultracioccolatosa. Tutta contenta inizio a sciogliere il cioccolato, impastare e attendere davanti al forno sperando in una torta morbida e un po’ “pesantina” di cioccolato. E invece? E’ uscita una torta soffice, leggera, perfettamente lievitata.
Visto che ormai l’avevo promessa, l’ho farcita e ricoperta di ganache. Il risultato non è stato proprio quello voluto ma è stata divorata comunque. Poi l’ho subito rifatta e spolverata semplicemente di zucchero al velo. 
Questa torta l’ho trovata nel blog di Simona (che ringrazio) ed è buona così com’è. È la classica torta che ti fa spalancare la fauci per morderla e poi si scioglie in bocca.

Ingredienti:

200 g di farina
200 g di cioccolato fondente
100 g di burro
100 g di zucchero
100 ml di latte
4 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
zucchero al velo

Tagliate a pezzetti il cioccolato e fatelo fondere insieme al burro in un pentolino a bagnomaria (o al microonde). Nel frattempo in una ciotola ampia, sbattete le uova con lo zucchero. Quando il cioccolato e il burro sono leggermente raffreddati, uniteli alle uova.

Aggiungete, poi, il latte, la farina con il lievito e il pizzico di sale. Amalgamate tutto bene e versate il composto in uno stampo per dolci di 24 o 26 cm di diametro, imburrato e infarinato o foderato con carta forno (io ho usato uno stampo con bordo apribile di 24 cm). Infornate a 180°C per 30 minuti circa. 

Attendete che la torta si raffreddi prima di sformarla. 
Spolverate con lo zucchero al velo.

Note:
- ottima accompagnata da panna semimontata non zuccherata.
- perfetta la mattina a colazione con il latte.

lunedì 24 ottobre 2011

Chef Kumalé a Roma

Appunti01
Lo avete riconosciuto? Eh sì, finalmente ho avuto il piacere di incontrare Vittorio Castellani (aka Chef Kumalé) in uno dei suoi "multi-eathnic walk tour": visita guidata nel mercato multietnico di Piazza Vittorio a Roma.
Appunti02
Chef Kumalé ci ha raccontato, con l'entusiasmo del viaggiatore gastronomade, storie di popoli, usanze e culture attraverso il cibo.
Visualizza chef kumalé
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Piatti e tradizioni di paesi lontani ma che sono sempre più rappresentati nelle nostre città.

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 Il cibo non conosce confini.
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E lui? Il miglior amico di Chef Kumalé? No, un simpatico signore avvicinatosi per curiosità. E quando ha raccontato come e in quanti modi aveva imparato a fare il cous cous, dai suoi amici migranti a Roma, il cuore del Cuos Cous Chef si è sciolto :)
Insomma, una bellissima giornata in ottima compagnia!
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domenica 9 ottobre 2011

Pasta con le zucchine


Arriva l’autunno ma io non mi rassegno. Orami mi ero abituata a quelle piacevoli giornate di sole, calde di giorno e fresche la sera. Una sorta di primavera fuori stagione. E infatti non era stagione. Le temperature sono scese in picchiata e addio maglietta a maniche corte. Come al solito mi ci vorrà un bel po’ perché mi abitui alle nuove temperature, alle scarpe chiuse, a giacche e giacchini…. ma soprattutto al sole che tramonta presto (il colpo di grazia sarà il ritorno all’ora solare :-( ).
Quindi imperterrita continuo con un menù estivo: pasta e zucchine!

Ingredienti:
(per 2 persone)

 180 g di penne rigate (o qualsiasi altro formato di pasta)
4 zucchine
4 pomodori (San Marzano o da sugo)
1 spicchio d'aglio
olio extravergine di oliva
qualche foglia di basilico
sale

Ponete sul fuoco l’acqua per la pasta e mentre aspettate pulite e affettate le zucchine. Mettetele in un’ampia padella con due cucchiai d’olio e fatele rosolare per circa 10 minuti a fuoco medio (devono risultare leggermente dorate). Nel frattempo pulite i pomodori (se volete, eliminate la pelle dopo averli tuffati in acqua bollente per 30 secondi), riduceteli a dadini e uniteli alle zucchine insieme a uno spicchio d’aglio. Fate cuocere per altri 10 minuti. Scolate la pasta lasciandola molto umida e versatela nella padella. Fatela saltare velocemente, aggiungete le foglie di basilico spezzettate e servite subito.

giovedì 6 ottobre 2011

Spaghetti prosciutto e radicchio


Cosa mangio oggi?
Questa pasta ve la posto proprio al volo perché mi è piaciuta. Ricettina nata per caso, con quello che avevo in casa: un po’ di prosciutto crudo, due pomodori e un cespo di radicchio (di Chioggia, quello a palletta per intenderci, che non è amaro) più qualche foglia di basilico (dal vaso sul balcone). Ma vi devo scrivere gli ingredienti pesati? Ma no dai… questa si fa così, a occhio … tanto viene buona!!
Ok per non lasciarvi proprio così, vi scrivo le quantità (per una persona) mentre ve la spiego… semplicissima: mettete su l’acqua per la pasta. Nel frattempo mettete in una padella un filo d’olio e due fette di prosciutto crudo tagliuzzato. Fatelo rosolare poi aggiungete i due pomodori a cubetti. Quando è pronto (bastano 5 minuti così rimane il sapore di pomodoro fresco) unite mezzo cespo di radicchio tagliato come vi pare. Aggiustate di sale, mescolate per un minuto poi versate sopra la pasta e togliete dal fuoco.
Girate, unite il basilico e…mangiate!

domenica 2 ottobre 2011

Pancakes

Evviva i pancakes!! E chi se lo immaginava, da piccola, quando vedevo nei films, gli americani che facevano colazione con le “frittelle”, che quelle non erano proprio frittelle ma una delle cose che avrei amato di più nella vita? Ormai ne esistono infinte varianti soprattutto con la frutta e anche salati (che presto vi proporrò). Ma io adoro i classici: alti, buoni, caldi, grondanti di sciroppo d’acero (e ci andrebbe anche un pezzetto di burro in cima a completare il tutto)!
Certo lo sciroppo d’acero non è proprio un ingrediente delle nostre parti quindi sostituitelo (se volete) con del buon miele italiano, millefiori o anche di castagno.
Al posto del solito cornetto e cappuccino, sono un’ottima colazione e un buon modo per non arrivare a metà mattina con il buco allo stomaco e il classico “calo di zuccheri” che ti fa cascare la faccia sulla tastiera del pc (per non parlare della palpebra che cala in piena lezione all’università).
Ecco la ricetta originale tratta da una vecchia edizione di "New Cook Book" (un classico della cucina americana)

Ingredienti:
(per 2 persone)

125 g di farina
15 g di zucchero
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 uovo
240 ml di latte
2 cucchiai di olio di semi

La preparazione è molto semplice: io metto tutti gli ingredienti (tranne il latte) in un contenitore dai bordi alti e impasto con un frullatore a immersione (altrimenti usate una comune frusta e un po' d'olio di gomito). Aggiungo poco per volta il latte fino ad avere un impasto liscio e senza grumi.
Nel frattempo che l'impasto riposa un po', scaldate a fuoco medio un padellino antiaderente (quelli per le crèpes sono perfetti). Quando è ben caldo, ungetelo con un filo d'olio che distribuirete con un pennello o della carta da cucina.

Ora mescolate bene il composto e versatene un mestolino al centro del padellino. Lasciatelo cuocere fino a che non noterete le bollicine sulla superficie, poi giratelo. Dovranno risultare ben dorati da entrambe le parti.
Disponeteli uno sull'altro e aggiungete sciroppo, miele e frutta, etc., secondo i vostri gusti.

note:
- in caso di intolleranza al latte, sostituitelo con latte di soia.
- oltre a sciroppo d'acero, burro, miele e frutta, si possono accompagnare con marmellata, zucchero al velo, panna montata e topping al cioccolato.
- se dovessero avanzare (dubito) anche a merenda sono buonissimi (scaldateli leggermente nello stesso padellino).
- in America sono chiamati anche flapjacks oppure hotcakes.

domenica 25 settembre 2011

Crema di zucca speziata

Ricordate la crema di zucca dell’ultimo post?
Beh mi è piaciuta talmente tanto che ho voluto subito rifarla. Ma questa volta in versione vegetariana e speziata. Anche in questo caso sono rimasta molto soddisfatta del risultato (diciamo estasiata visto che adoro le spezie. E qui ne ho usate alcune dal sapore delicato ma molto aromatiche).

Ingredienti:
(per 2 persone)

300 g di zucca gialla
1 patata media
1 scalogno
1 pezzetto di zenzero (1-2 cm)
2 bicchieri di brodo vegetale
3 semi di cardamomo
olio extravergine di oliva
3 cucchiaini di curcuma in polvere
rosmarino o erbe aromatiche miste
sale

La preparazione è simile a quella della prima crema di zucca.
Pulite e tritate lo scalogno. Mettetelo sul fondo di un tegame, unite un filo d'olio e fatelo rosolare brevemente (non deve colorire).
Eliminate la buccia della zucca e tagliatela a dadini. Sbucciate la patata e lo zenzero e tagliate anche questi a dadi. Mettete tutto nel tegame, unite il brodo e i semi di cardamomo, coperchiate e fate cuocere finché saranno morbide (se la zucca è molto asciutta, può essere necessario ulteriore liquido. Brodo o acqua andranno bene).
Quando le verdure saranno cotte, spegnete il fuoco e frullatele con un frullatore a immersione fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Aggiustate di sale, unite un cucchiaino di curcuma in polvere, un filo d'olio e mescolate bene. Riaccendete il fuoco e fate cuocere ancora un minuto (se risulta poco densa, lasciatela a fuoco basso ancora qualche minuto).
Disponete la crema in ciotole da zuppa e spolverate ogni porzione con un cucchiaio raso di curcuma in polvere e aghi di rosmarino o erbe aromatiche miste.
Servite la crema tiepida o anche fredda.

giovedì 22 settembre 2011

Crema di zucca con prosciutto croccante

Stagione di zucca? Faccio una vellutata! Ma guardando qua e là, mi sono resa conto che, nelle vellutate, il “velluto” è dato dalla panna. A dirla tutta, la vellutata è una preparazione che serve proprio a elaborare piatti cremosi e vellutati, ma la base è il “roux” e non mi va di usare il burro (così come non posso usare la panna). Che faccio? Preparo un roux fatto con l’olio o lascio tutto “nature” e preparo una crema? Mah?
Quindi ancora una volta invento e sperimento.
Il risultato a me è piaciuto molto, anzi direi moltissimo anche perché prepararla è semplicissimo. Spero piacerà anche a voi.

Ingredienti:
(per 2 persone)
300 g di zucca gialla
1 patata media
1 scalogno
1 pezzetto di zenzero (1 cm circa)
2 bicchieri di brodo (di pollo o carne)
2 fette di prosciutto crudo
olio extravergine d'oliva
pepe o noce moscata
sale

Pulite e tritate lo scalogno. Mettetelo sul fondo di un tegame, unite un filo d'olio e fatelo rosolare brevemente (non deve colorire).
Eliminate la buccia della zucca e tagliatela a dadini. Sbucciate la patata e lo zenzero e tagliate anche questi a dadi. Mettete tutto nel tegame, unite il brodo, coperchiate e fate cuocere finché saranno morbide (se la zucca è molto asciutta, può essere necessario ulteriore liquido. Brodo o acqua andranno bene).
Quando le verdure saranno cotte, spegnete il fuoco e frullatele con un frullatore a immersione fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Aggiustate di sale, unite un filo d'olio e lasciate al caldo (se risulta poco densa, lasciatela a fuoco basso ancora qualche minuto).
In una padella, senza aggiungere olio, sistemate le fette di prosciutto. Cuocetele a fuoco basso fino a che diventeranno croccanti (giratele un paio di volte). 
Disponete la crema in ciotole da zuppa, tagliate a striscioline il prosciuto e disponetele sopra. Se gradite spolverate con pepe o noce moscata e servite.

Note:
- se volete, un cucchiaio di panna da cucina (a porzione) lo potete comunque aggiungere.

domenica 11 settembre 2011

Polpette di melanzane


Non so se a voi capita. A me spesso! Se metto qualcosa nel cassetto del frigorifero, la dimentico! E ci ricasco ogni volta. Ma perché non li fanno trasparenti? Sicuramente esistono, ma il mio non lo è.
E quindi stavolta a chi tocca? Alle melanzane! Va bene, stasera melanzane. Però vorrei qualcosa di sfizioso (come al solito), non le solite “a funghetto” o grigliate, e neanche qualcosa di laborioso come una parmigiana (bona però).
Ma due polpettine, no? Ok, chiamo Tina (la mia amica di origine calabrese… se non ha la ricetta lei?) E guarda caso nel momento in cui stavo per prendere il telefono, lei è apparsa in chat. Destino? :-)
La ricetta che mi ha dato è quella tradizionale della sua famiglia (quindi un grazie anche alla mamma). Da quel che ho capito, ogni famiglia ha la propria ricetta, ché dipende anche dalla zona della Calabria… e non c’è peperoncino :-)
La ricetta di Tina è davvero facilissima e le polpettine sono venute benissimo.

Ingredienti:
(per 2 persone)

2 melanzane piccole
6 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di formaggio grana
1 uovo
1 spicchio d'aglio (facoltativo.. ma ci sta bene)
1 ciuffo di prezzemolo
olio extravergine di oliva
sale

Spuntate le melanzane, lavatele e tagliatele a dadini. Lessatele in abbondante acqua salata per 10 minuti (dal momento in cui l'acqua riprende il bollore). Poi scolatele e lasciatele raffreddare.
Nel frattempo preparate gli altri ingredienti. In una terrina versate il formaggio, 4 cucchiai di pangrattato, l'uovo, l'aglio e il prezzemolo tritati e un pizzico di sale.
Strizzate le melanzane tra le mani, per eliminare l'acqua in eccesso, e unitele agli altri ingredienti. Impastate il tutto aiutandovi con una forchetta (se l'impasto risultasse troppo molle aggiungete altro pangrattato).

Formate delle piccole polpette e passatele nel pangrattato rimasto.
Friggetele in olio ben caldo e servitele subito.

note:
- sono ottime anche al forno. Sistematele in una teglia ben oliata, a 17o° C finché saranno dorate.
- andando un po' contro la tradizione, io le ho servite durante l'aperitivo.
- se amate le polpette, provate anche quelle al sugo.


con questa ricetta partecipo al "POLPETTA CONTEST" di TuttoFaDado

giovedì 1 settembre 2011

Cantucci alle mandorle


Cena in agriturismo non lontano da Roma, piatti a base carne, funghi e piatti tipici romani e laziali… e alla fine: cantucci col vin santo! Tanto graditi che ho promesso di farli al più presto. E così è stato!
Ma il dubbio sorge spontaneo: i cantucci sono toscani e si mangiano anche nel Lazio? Facciamo un po’ di chiarezza.
I cantucci o cantuccini sono biscotti della tradizione toscana, tipici soprattutto della città di Prato, preparati con le mandorle e a volte aromatizzati con anice. Nel Lazio si chiamano tozzetti e, soprattutto nella provincia di Viterbo, vengono preparati con le nocciole. E ancora troviamo i pepatelli molisani o abruzzesi preparati con il pepe, i piparelli siciliani con il miele e gustati con malvasie o passiti… insomma troviamo varianti sul tema un po’ in tutte le regioni italiane. Sarà che la preparazione è una delle più antiche utilizzate per conservare i prodotti da forno? E sì perché, secondo me, derivano tutti dall’antico “pan biscotto” cioè un pane poco lievitato e infornato due volte (quindi “bis - cotto”): la prima per la cottura e la seconda (in fette) per l’asciugatura che rendeva il pane molto asciutto, conservabile per lungo tempo e facilmente trasportabile (pensiamo ai pescatori che stavano in mare per giorni)… bastava poi inzupparlo in una minestra o in brodo.
Qualunque sia il nome, sono buonissimi!
La mia ricetta di famiglia è con le mandorle (e personalmente uso l’olio al posto del burro). Oltre che con il vin santo provateli con il vino rosso!

Ingredienti:
(per 6 persone)

600 g di farina
300 g di zucchero
80 g di burro
(oppure 80 g di olio extravergine di oliva)
150 g di mandorle
4 uova
1 cucchiaino di lievito per dolci
la scorza grattugiata di un limone
(oppure una bustina di vanillina)

Mettete la farina, lo zucchero e il lievito in un ciotola capiente e create uno spazio al centro (la classica “fontana”). Aprite le uova e versatele al centro della farina.

Unite la scorza di limone, il burro fuso e le mandorle. Cominciate mescolando con una forchetta gli ingredienti al centro della ciotola, poi iniziate a incorporare la farina. Quando l’impasto è abbastanza consistente, tiratelo fuori dalla ciotola e continuate a impastare con le mani sul piano del tavolo.

Dividete l’impasto in tre parti e formate tre “salami” un po’ appiattiti disponendoli su carta da forno in una teglia.

Infornate a 175° C per 35 minuti, controllando che non imbruniscano troppo.

Tirateli fuori, fateli raffreddare leggermente (o usate un guanto da forno) e tagliateli a fette (un po’ oblique) di 1,5 cm circa di spessore.

Rimetteteli in forno per 10 minuti circa, riducendo la temperatura a 160° C.

Serviteli quando saranno completamente freddi.

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